I Musei Civici
a Palazzo Ciacchi

Progetto

Progetto

Illuminata collaborazione tra il Comune di Pesaro e Confindustria Pesaro Urbino per la valorizzazione del patrimonio culturale.

Allestimento museale presso la sede di Palazzo Ciacchi

I Musei Civici a Palazzo Ciacchi sono stati inaugurati nel 2008 per dare forma alla convenzione sottoscritta nel 2006 tra il Comune di Pesaro e Confindustria Pesaro Urbino. In questo modo Palazzo Ciacchi si offre alla fruizione non solo come prestigioso edificio storico ma anche come prezioso contenitore d’arte che integra l’allestimento permanente di Palazzo Mosca con una importante sezione altrimenti non visibile ai visitatori perché non esposta.

 

La convenzione Comune di Pesaro – Confindustria Pesaro Urbino rappresenta quindi lo strumento formale attraverso cui pubblico e privato condividono l’impegno a conservare e valorizzare le collezioni dei Musei Civici, espressione per eccellenza dell’identità culturale cittadina. 

Il protocollo d’intesa stabilisce che le opere dei depositi e in parte da restaurare siano concesse in uso dall’amministrazione per almeno dieci anni rinnovabili, con la doppia garanzia di un’adeguata conservazione e di un’ampia fruizione. Da parte sua, Confindustria Pesaro Urbino realizza l’allestimento e provvede ad interventi di restauro dei beni ove necessario.

Allestimento museale presso la sede di Palazzo Ciacchi

Curato dal personale Beni e Attività Culturali del Comune di Pesaro e approvato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, il progetto scientifico dà seguito al rinnovo della convenzione del 2018 (gli anni di emergenza sanitaria hanno fermato i lavori) e aggiorna l’allestimento di palazzo Ciacchi con opere non esposte dei Musei Civici, rivedendolo nei contenuti, nella selezione dei pezzi e nella varietà di tipologie artistiche. Ora, accanto a 20 dipinti (secoli XVII-XVIII) e 26 ceramiche (XIX secolo) compaiono anche 16 manufatti di arte decorativa (fine XVI secolo-XIX secolo), così ben rappresentata nel patrimonio museale: si tratta di sculture in bronzo, marmo, porfido e alabastro oltre a specchiere in legno intagliato e dorato, provenienti soprattutto dalle eterogenee raccolte della marchesa Vittoria Mosca. ‘Mito e devozione’ è il titolo del percorso che – attraverso 62 ‘tesori’ in totale di cui una ventina restaurati per l’occasione – illustra al visitatore la mitologia, la storia antica oltre a diversi episodi sacri e veterotestamentari.

Allestimento museale presso la sede di Palazzo Ciacchi

Confindustria Pesaro Urbino

Confindustria Pesaro Urbino fa parte del Sistema Confindustria che, attraverso le sue Associazioni territoriali e di categoria, è la più rappresentativa organizzazione di rappresentanza delle imprese produttrici di beni e servizi in Italia. Il sistema associativo è articolato in 224 organizzazioni e raggruppa, su base volontaria, oltre 150.000 imprese di tutte le dimensioni e formule societarie, distribuite nell’intero territorio nazionale, per un totale di circa 5.400.000 dipendenti. La mission dell’Associazione è favorire l’affermazione dell’impresa quale motore della crescita economica, sociale e civile del Paese. In questo senso definisce percorsi comuni e condivide - nel rispetto degli ambiti di autonomia e influenza - obiettivi e iniziative con il mondo dell’economia e della finanza, delle Istituzioni nazionali, europee e internazionali, della Pubblica Amministrazione, delle Parti Sociali, della cultura e della ricerca, della scienza e della tecnologia, della politica, dell’informazione e della società civile. Il valore base che ispira l’azione dell’organizzazione degli imprenditori è la convinzione che la libera impresa ed il libero esercizio dell’attività economica, in un contesto di economia di mercato, siano fattori di sviluppo e di progresso per l’intera società. Confindustria Pesaro Urbino con professionalità ed entusiasmo opera per la valorizzazione delle potenzialità economiche e competitive delle imprese concorrendo alla promozione dello sviluppo sostenibile del proprio territorio.

Palazzo Mosca - Musei Civici

Palazzo Mosca - Musei Civici, in un assetto completamente rinnovato nel 2013 pensato per dare piena visibilità al ricco ed eterogeneo patrimonio, conserva importanti raccolte d’arte. Allestita nel palazzo che fu dimora della nobile famiglia Mosca, la collezione museale si snoda a partire da un capolavoro del Rinascimento italiano, la Pala dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, eseguita dal pittore veneto intorno al 1475 e originariamente collocata nella chiesa pesarese di San Francesco. Altri dipinti e affreschi staccati del Tre e Quattrocento, provenienti da chiese e conventi della città rappresentano momenti significativi della cultura figurativa locale. Pregiatissime le collezioni ceramiche, a partire dalla raccolta ottocentesca del cavaliere Domenico Mazza ovvero una selezione delle più rappresentative opere istoriate, prodotte nei centri rinascimentali dell’antico Ducato di Urbino - Urbino, Casteldurante (Urbania), Pesaro e lustri metallici di Deruta e Gubbio. Maioliche allestite in una sorta di “Wunderkammer” in cui trovano posto anche capolavori di arte decorativa e applicata di varie epoche, materiali e tecniche esecutive, quali scrigni, stipi, specchiere, orologi e sculture, parte del lascito della marchesa Vittoria Toschi Mosca. Una scenografica vetrina lungo il percorso è inoltre dedicata alle ceramiche floreali del Settecento con tipico decoro “alla rosa”, dalla donazione di Giorgio Ugolini. Tra le opere pittoriche spiccano la maestosa Caduta dei Giganti (1640-42) di Guido Reni, della collezione Hercolani-Rossini - proveniente dal lascito testamentario del compositore - e i dipinti del pittore pesarese Simone Cantarini, in particolare il pendant costituito dalla Maddalena e dal San Giuseppe penitenti (1644-46). Degno di nota il nucleo di nature morte sei-settecentesche, che vanno dall’esuberanza decorativa e cromatica di Christian Berentz e Franz Werner Von Tamm all’illusionismo prospettico dei ‘trompe-l’oeil’ e i dipinti neoclassici di Giannandrea Lazzarini, pittore, architetto, ceramologo, figura di primo piano della cultura pesarese del Settecento. Nell’atrio di palazzo Toschi Mosca è collocata fin dal 1960, un’altra opera emblematica delle collezioni cittadine; l’imponente tondo in maiolica policroma raffigurante la terrificante gorgone Medusa, toccante autoritratto del poliedrico maiolicaro pesarese Ferruccio Mengaroni (Pesaro, 1875 - Monza, 1925).

I MUSEI CIVICI A PALAZZO CIACCHI
Confindustria Pesaro Urbino

Presidente
Alessandra Baronciani

Direttore
Andrea Baroni

Coordinatrice progetto
Beatrice Borghi

Comune di Pesaro

Sindaco
Matteo Ricci

Assessore alla Bellezza
Daniele Vimini

Dirigente Servizi Civici, Partecipazione e Promozione del Territorio
Gianni L.M. Galdenzi

Responsabile U.O. Beni e Attività Culturali
Silvia Melini

Cura e gestione del patrimonio
Francesca Banini
Erika Terenzi

Biblioteca d’arte dei Musei Civici
Francesca Trebbi

Promozione/Comunicazione
Cristina Lupinelli

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino

Soprintendente Cecilia Carlorosi
Funzionario Storico dell’Arte Tommaso Castaldi

Progetto scientifico e redazione testi
Francesca Banini
Erika Terenzi

Restauri
Isidoro e Matteo Bacchiocca, Letizia Bruscoli, Laura Guarini, dipinti
Mirko Bravi, Andrea Pierleoni, ceramiche
Giovanni e Paolo Bischi, arti decorative

Allestimento
architetti Marco Gaudenzi, Silvia Capelli
Mancinelli Allestimenti Srl

Progettazione grafica
Studio Diametro

Foto
Luca Toni

Traduzioni
Eleonora Ferri

Il restauro delle opere e l’allestimento di palazzo Ciacchi sono stati curati da Confindustria Pesaro Urbino con il presidio scientifico-tecnico del personale della U.O. Beni e Attività Culturali del Comune di Pesaro e di Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive.

 

Con il contributo di